Elogio della vita lenta
E perché no!
Se ti fermi a osservare le persone in una stazione, per strada, al supermercato ma anche in palestra, al bar sono tutte accomunate da una caratteristica hanno tutte fretta.
Accade che sei sbadato e non vedi lo scattare del verde; un secondo perso equivale a clacson, dita alzate, improperi. Inserisci veloce la marcia e ti scusi di non essere al passo con la prestazione frenetica che ti viene richiesta.
Vai in posta e anche l’anziano pensionato,che aspetta mezzogiorno per mettere la pentola dell’acqua sul fuoco per la pasta, cerca di superare la coda perché ha fretta; ti giri con uno sguardo “truce” perché ritieni che la tua fretta valga più della sua e con borbottii inghiottiti indietreggia.
Osservo e ascolto.
Sulla bocca delle persone sento spesso questa frase: “Non ho tempo!”.
Allora mi chiedo: “perché non hai tempo? Tempo ce n’è a ore.
E penso a quante cose facevo da bambina ma anche da ragazza in una giornata; erano lunghe interminabili e lasciavano in bocca il positivo di una giorno trascorso.
Possibile che il tempo si sia accorciato da quando ero piccina?
Ma davvero non abbiamo tempo? O forse non lo sappiamo gestire? O ancora siamo adagiati in una quotidiana pigrizia che ci fa vedere ogni variante come una minaccia a non si sa quale certezza?
In fondo basta fare delle scelte; una scelta è come una scommessa. Quando si sceglie automaticamente si rinuncia a qualcosa. Facendo una cosa per volta “arriva il miracolo”: il tempo si allungae riusciamo a fare quello che volevamo e ci piace anche.
Einstein dimostrò che il tempo è una funzione relativa, eppure, l’uomo continua a misurarlo e cerca di appropriarsene costantemente. “ILTEMPO È DENARO” e lo è davvero perché avere il tempo ti permette di fare quello che ti piace.
Tutto queste corse ci impediscono spesso di vivere il qui e ora, di essere presenti, fino a ritrovarci estranei da noi. Perdiamo la dimensione reale della vita correndo fortissimo su un tapis roulant che va veloce verso la sola certezza che ci viene donata alla nascita…la morte.
Dopo slowfood ora si parla di slow Life letteralmente significa “Vita lenta” ed è un invito a “vivere con calma”. Di certo non esiste una formula segreta e neanche un insolito ingrediente, tutto sta nel riuscire a buttar via lo stress, la frenesia, l’ansia di arrivare sempre primi anche se non c’è una gara.
Ma più specificamente: cos’è la Slow Life?
Semplice! L’opposto di Fast Life (Vita veloce… ovvio!)
Basterebbe fermarsi una volta al giorno e per un istante ascoltare il battito del cuore, la voce del corpo per riportare la quiete nel traffico dei nostri pensieri accelerati…Questo è un esercizio semplice di concentrazione, di ascolto, che ci apre a un mondo illimitato di possibilità. Quando, invece, agiamo per inerzia, in modo rapido, con ansia, perdiamo la capacità di concentrarci e i nostri movimenti diventano meccanici, ci muoviamo come automi in balia della fretta perché ci hanno detto che si deve correre. Il pericolo è che questo automatismo si riproduca in qualsiasi situazione della vita fino a mangiare, camminare, lavorare, nei momenti intimi. La fretta non è solo questione di tempo ma di attitudine.
Forse è giunto il momento di fermarsi e di inserire in alcuni momenti del giorno una marcia slow che segua i nostri ritmi naturali e che cambi l’equivalenza tempo= fretta in tempo=lentezza.
La lentezza apre infinite possibilità.
Alberta Bellussi
- 30 May 2017
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